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al testo di Marina Pacifici
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E poi sarà l’azzurro della sera nel volo silente dei pensieri a prendermi per mano narrandomi di un’altra primavera dileguata all’orizzonte dei ricordi nella notte di un treno perduto sempre più lontano. E poi sarà l’autunno nel palio dei colori fiammeggianti a portarmi ancora il tuo bacio nella festa di luce degli amanti. E già sarà la festa senza baldoria nel sussurro in elegia dispiegato in canto di un amore che tesse in lirica la sua storia fra i sentieri senza tempo dell’incanto. |
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